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RIVOLUZIONI IMPORTANTI IN LAGUNA

RIVOLUZIONI IMPORTANTI IN LAGUNA

Cose gravissime stanno avvenendo sulla nostra laguna. Cose che la cambieranno pesantemente, e che sono approvate dalla politica sotto gli occhi di tutti. Il piano generale è molto chiaro e si sta realizzando passo passo, sotto la direzione dell’attuale presidente del Porto, Fulvio Lino Di Blasio, che è anche Commissario straordinario di governo per le crociere a Venezia. Difficile riferire in pochissime parole, ma ci proverò.

Il 1 agosto 2021 il governo Draghi approva un goverrno che proibisce il transito delle grandi navi in laguna e obbliga a costruire un porto in alto mare dove dovranno fermarsi.
Provvisoriamente si potrà permettere che alcune di esse entrino, ma solo quelle non grandissime, in attesa che il nuovo porto venga costruito.
Intanto l’Unesco emana una raccomandazione, vincolante se si vuole che la Laguna mantenga lo status di Sito Patrimonio dell’Umanità: le grandi navi da crociera non devono entrarvi.
L’autorità portuale, le compagnie di crociera, tutto il mondo commerciale legato all’indotto delle grandi navi reagiscono con rapidità e abilità. Decidono che si userà la proverbiale lentezza dei lavori e delle opere in Italia per creare soluzioni provvisorie che resteranno perpetue, o anzi più probabilmente aggiuntive al fantomatico porto di là da venire.,
Lanciano un bando di concorso per la creazione del porto. La cosa prende subito la lentezza prevista: c’è immediatamente un ricorso, niente si muove, le cose pratiche ristagnano. Ma intanto ci si affretta a creare il “provvisorio”.
Si fa un piano come si deve. Provvisoriamente le grandi navi entreranno per il Canale dei Petroli. Ciò significa che occorrerà renderlo piu profondo e molto più largo, scavando milioni di metri cubi di fondali.
Per far uscire le navi non immense (che intaserebbero il traffico) si trova un canalino già esistente, intitolato a Vittorio Emanuele Terzo, e si decide di scavarlo e scavarlo finché raggiungerà l’ampiezza necessaria.
Tutti questo scavi genereranno milioni di metri cubi di fanghi, di cui molti tossici data la presenza di un’enorme zona industriale. Dove scaricarli? Si costruirà in mezzo alla Laguna una gigantesca isola artificiale di 36 ettari alta trenta metri.
Detto fatto, vengono redatti i piani e presentati al governo per l’approvazione, che sarà garantita dalla forte e compatta maggioranza. Unico possibile ostacolo l’obbligo di sottoporre il piano alla VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale), i cui membri dovrebbero inorridire non foss’altro per la rivoluzione che il tutto creerebbe sul movimento delle maree, sull’integrita di isole e barene, su fauna e flora e anche sui residenti della città, dati i milioni di crocieristi che il piano prevede (circa un milione di persone l’anno). Ma saranno stati i proponenti del piano così ingenui da operare nell’incertezza di una Via negativa? C’è da scommettere che abbiano in serbo potenti armi segrete per superare in sicurezza anche quell’ultimo ostacolo.


 

 

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