ALBERGHI CHE CI CRESCONO SOTTO GLI OCCHI
In barba a tutte le promesse e innumerevoli dichiarazioni, gli alberghi a Venezia continuano a crescere a velocità vertiginosa. Sia quelli di extra lusso, come Palazzo Donà di Santa Maria Formosa, comprato da un magnate di Singapore per 10 milioni e ora rivenduto per 18 (e al centro della nota inchiesta “Palude”), sia quelli più “economici” sorti in via Ca’ Marcello vicino alla stazione di Mestre con migliaia di stanze. Un altro dono dell’amministrazione Brugnaro sono i due immensi casermoni che stanno per aprire al Tronchetto: qui non si scherza con i numeri, si tratta di ben 730 stanze, a portata di vaporetto linea 2, di proprietà della Hilton e di un altro gigante che si chiama (strana coincidenza) B&B (vedete un rendering qui sotto). Entrambi gli alberghi apriranno entro pochi mesi. Perciò, se fino ad ora era difficile entrare in un bus per Mestre, ora lo sarà anche prendere un vaporetto per il Tronchetto (come se non lo fosse già adesso in certe ore del giorno). Per far largo ai nuovi arrivati, occorrerà anche ridisegnare le vie d’accesso al Tronchetto, rendendole ancora più complicate e intasate. Si tratta di eventi macroscopici, che vanno contro ogni buon senso. I veneziani lo sanno, lo constatano ogni giorno, eppure la forza dell’inerzia è tale che loro borbottano, protestano ma alla fin fine in grande maggioranza lasciano correre.