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LOCAZIONI, TROPPI GUADAGNI

LOCAZIONI, TROPPI GUADAGNI

Si può discutere quanto si vuole, ma il proliferare delle locazioni turistiche è dovuto a una sola cosa: al fatto che rendono di più, molto di più degli affitti ai residenti. Sono capitali investiti con alto reddito, senza rischi di nessun tipo, e che si rivalutano automaticamente con l’inflazione. Peccato però che pian piano stiano facendo svuotare le città più di quanto abbiano mai fatto tutte le forme di gentrificazione o di altri sfruttamenti. Di fronte a tanto degrado le città naturalmente si difendono (tutte tranne le italiane) creando delle leggi che limitino il fenomeno e salvino le residenze. Noi italiani purtroppo arriveremo ultimi, ma dovremo presto correre ai ripari, e non nel modo puramente simbolico e inefficace provato in questi giorni dalla giunta di Venezia. Ecco intanto sul Corriere del Veneto di oggi una tabella che spiega bene il perché del fenomeno: una locazione turistica a Venezia frutta in media, nei mesi estivi, 4.850 euro al mese. E d’estate 3.866. Occorre perciò limitare i giorni affittabili in modo da rendere più conveniente affittare ai residenti. Altrimenti pian piano tutti gli appartamenti diventeranno turistici, compresi molti oggi abitati dai proprietari, che se ne andranno a vivere fuori città di fronte a introiti così eccezionali. Trovate qui sotto un articolo del Corriere del Veneto di oggi che illustra bene la situazione.


 

 

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This Post Has One Comment
  1. Buonasera, mi perdoni, le chiedo scusa anticipatamente, ma veramente Lei, che conosce presumo molto bene come si vive in Italia e come funziona l’economia in questo BelPaese, si meraviglia e critica il sistema delle affittanze turistiche? Ma crede ancora nel mondo dei balocchi mi vien da chiederle con tutto rispetto. Le ripeto purtroppo che non sarà sicuramente ne la riduzione del motondoso, ne delle affittanze turistiche, ne il contributo d’accesso o il Mose oppure l’allontanamento delle navi da crociera a ripopolare Venezia. Dovrebbe cercare di guardare in faccia la realtà ed ammettere che non a tutti ma alla maggior parte dei veneziani non frega un emerito cacchio di niente della propria città e che anzi sono proprio i veneziani stessi i parassiti che hanno svenduto e sfruttato per primi la propria città. Se intende continuare ad immaginare Venezia come dipinta dal Canaletto faccia pure, ma almena ci risparmi dallo scrivere un blog di ovvie utopie, la prego. Ci vuole dignità nel momento della fine.
    Con amore e rispetto.

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