LOCAZIONI TURISTICHE, SPECULATORI ALL’ATTACCO
In una riunione organizzata dalla Rete Sociale per la Casa e dal consigliere comunale Giovanni Andrea Martini del gruppo Tutta la Città Insieme si è sentita di nuovo l’inaccettabile teoria di chi sulle case specula e guadagna, a spese della comunità dei residenti e di chi vorrebbe abitare a Venezia ma non trova casa a prezzi accettabili. Hanno infatti parlato, tra le proteste e contestazioni della maggior parte dei presenti, le rappresentanti delle due associazioni di proprietari di case adibite a locazione turistica. Contro ogni evidenza, hanno entrambe sostenuto che le loro attività non danneggiano chi a Venezia vive e lavora. La rappresentante di Breve ha addirittura sostenuto che “noi diamo lavoro e il nostro introito ricade sulla città” mentre il lavoro è minimo (ricevere i turisti, pulire gli appartamenti),occasionale e senza valore aggiunto, mentre priva la città di migliaia di case (oltre cinquemile ufficialmente) che potrebbero andare a chi in città ci lavora e fa chiudere i negozi di vicinato. Per l’altra rappresentante (associazione Abbav) occorre fare leggi più chiare che regolino (a loro favore) le affittanze turistiche. Ci hanno pensato i rappresentanti delle associazioni di cittadini, come l’eccellente Ocio e la Rete sociale per la casa a demolire quelle insostenibili argomentazioni. La realtà, a mio avviso, è che i proprietari vogliono estrarre i guadagni più alti possibile dalle loro abitazioni, obbligando tutti ad andare ad abitare in terraferma perché i loro capitali possano rendere il massimo e senza il minimo rischio. Che questo significhi la fine di ogni vita reale nell’antica Venezia non è cosa che li turbi per niente. (L’articolo che segue proviene dal Corriere del Veneto di oggi 12 ottobre 2024).
Buonasera, mi dispiace farle notare che sono e sono stati i veneziani stenti i primi a svendere la propria città per un mero profitto, da ciò si evince che chi è causa del suo mal pianga se stesso. Potrei aggiungere che se non Lei, la maggior parte di chi predica bene, ma razzola male sul “ripopolamento di Venezia”, sul “motondoso” e tutti mali che affriggono Venezia, si comporterebbero facilmente come le persone che per prime essi stessi criticano. Per ultimo, non so, ma mi sembra di si, Lei abbia vissuto in qualche altra città che non fosse Venezia, ma questo è un mio parere strettamente perso5, da Venezia me ne sono andato all’età di 45 anni dopo esserci nato e cresciuto, ma non ci tornerei neanche se me la regalansero una casa, tra l’odore di urina, feci, immondizia, l’azzeramento del tessuto sociale e tutto ciò che ne deriva. Amo Venezia e credo sia stata la città più bella del mondo, non scorderò mai l’infanzia che mi ha fatto vivere. Ma sono purtroppo convinto di una cosa, Venezia è morta e lo rimarrà per parecchio tempo ancora, ma ad ucciderla sono stati proprio i suoi figli prediletti. Grazie.
Mi perdoni lo sfogo, ma è di passione, glielo garantisco.