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CHI E’ TIM WALZ, CANDIDATO VICEPRESIDENTE USA

CHI E’ TIM WALZ, CANDIDATO VICEPRESIDENTE USA

Il New York Times di mercoledì 7 agosto ha pubblicato un interessante profilo di Tim Walz, il politico scelto da Kamala Harris per la carica di Vicepresidente. L’ho trovato molto interessante e mi sono messo in testa di tradurlo per voi miei amici (non è lungo), anche perché la sua lettura mi ha un po’ rinfrancato nelle speranze che Trump venga sconfitto. Lo inserisco qui sotto in corsivo. Aggiungo solo che, finita la traduzione, mi è passato un po’ l’ottimismo: bene Walz, sarà forse il bravo professore di Educazione Fisica che può convincere gli americani, ma il quadro è di grigiore e di burocrazia, di amministrazione di consensi… Dov’è l’entusiasmo dei tempi di Kennedy o anche di Al Gore, la speranza forte in un futuro migliore e più giusto e più bello per l’umanità, quella certezza che si celava dietro le canzoni di Joan Baez e di Bob Dylan?

Dopo la mia traduzione inserisco anche il testo originale per chi voglia goderselo (è un esempio di ottimo giornalismo).

PERCHE’ TIM WALZ?

di Reid J. Epstein
Io sono un giornalista politico e nativo del Midwest.

Tim Walz porterà alla campagna presidenziale la grande energia di un padre di famiglia del Midwest.

 Il governatore del Minnesota non porterà con sé i voti di uno stato chiave e neppure quell’esperienza politica che sembra mancare alla candidata democratica Kamala Harris. La ragione per cui lei lo ha scelto come candidato vicepresidente è un’altra: la sua biografia e i suoi comportamenti fanno di lui una figura familiare per elettori che non sarebbero attratti da una donna californiana nera e sud-asiatica.

 Walz emana vibrazioni molto diverse da quelle dei recenti democratici di punta. Il partito è abituato a candidati che hanno speso decenni, quando non vite intere, a prepararsi per il palcoscenico della grande politica. Ma vent’anni fa Walz era un insegnante di sociologia e geografia e non stava salendo alcuna scala. Nelle ultime due settimane, da quando la Harris lo ha messo tra i potenziali candidati, lui sembrava sorpreso dalla sua fortuna. “”Sono come un cane che ha raggiunto la in macchina” ha ripetuto in privato (la frase si riferisce a un proverbio inglese, e indica una persona che ha raggiunto una meta importante ma non sa più che fare,  come quei cani che corrono dietro a macchine che si trovano a passare accanto, ma non si aspettano di raggiungerle; nota del traduttore).

 Walz è un ex professore di educazione fisica e allenatore della squadra di football americano del liceo di una piccola cittadina, e che passa il tempo libero a cacciare e pescare. Durante la campagna elettorale porta un cappello da tuta mimetica e parla con l’accento nasale tipico dell’alto Midwest. Personalmente io sono cresciuto nell’Illinois centrale e ho vissuto e lavorato molti anni nel Wisconsin: sentire Walz parlare mi ricorda che cosa si prova a sentire un altro parlante inglese quando si viaggia all’estero: un suono familiare e carezzevole.

“Porta con sé una vasta comprensione del Midwest,” mi ha detto ieri la senatrice Amy Klobuchar del Minnesota.  Questo sarà un vicepresidente che è rimasto in piedi su postazioni di caccia al cervo con temperature di 12 gradi sotto zero e che ha pescato in lungo e in largo per i 10.000 laghi del Minnesota.”

Un arco politico

Walz ha fatto un viaggio non trascurabile attraverso lo spettro ideologico. Dapprima fu eletto alla Camera come moderato che rappresentava una circoscrizione rurale. Mentre si comportava come parlamentare affidabile per l’agenda dei democratici, ricevette una valutazione A da parte della National Rifle Association (la potente unione dei fabbricanti e acquirenti di armi, n.d.trad.) e non si presentava come culturalmente  progressista. Nel 2016 fu rieletto col vantaggio di meno di un punto percentuale, mentre Donald Trump vinse nella stessa area con un vantaggio di quindici punti. 

Quando si candidò a governatore nel 2018, Walz sostenne le proposte di controllo delle armi e sconfessò il suo precedente sostegno della NRA. Nel suo primo mandato fu a capo di una Legislatura di Stato divisa e instaurò relazioni di lavoro produttive con i Repubblicani.

Poi arrivò il 2023. Per la prima volta in dieci anni i Democratici conquistarono il pieno controllo della Camera dello Stato. Subito Walz presentò una piattaforma di leggi progressiste. Il suo Stato approvò il diritto d’aborto, mise in atto nuove leggi per il controllo delle armi, fornì il pranzo gratuito per gli studenti delle scuole pubbliche e approvò riduzioni fiscali per i figli a carico. Questo rinforzò la sua reputazione di populista progressista, un’ottima fama in un partito che aveva passato anni a cercare un candidato centrista per la presidenza e la vicepresidenza.

Walz è particolarmente in sintonia con la Harris per quanto riguarda l’aborto, sul quale ha una forte vicenda personale da raccontare. I suoi due figli sono stati concepiti attraverso la fertilizzazione in vitro, procedimento che alcuni conservatori (compresa la maggioranza della Corte Suprema dell’Alabama)   hanno cercato di vietare. Durante il tumultuoso incontro di ieri sera nel quale Harris lo ha presentato come suo candidato, lui ha avuto un momento di emozione e di silenzio. Poi ha raccontato quanto lui stesso e sua moglie avessero sofferto durante anni di terapie d’infertilità prima che nascesse la loro prima figlia. “Non è stato per caso,” ha detto, “che l’abbiamo chiamata Hope (Speranza, n.d.trad.).”

Le vibrazioni di Walz

Per loro natura i politici tendono ad essere competitivi, pronti a fare a gomitate per portarsi avanti. E non sono sempre benvisti dai loro pari.  Ma Walz sembra apprezzato da quasi tutti coloro che gli si avvicinano. Nelle due settimane appena scorse, quando la ricerca del vice vicepresidente stava diventando febbrile, io ho ricevuto suggerimenti non richiesti da molti deputati della Camera che erano stati colleghi di Walz. Tutti volevano garantire per lui.

Perfino Paul Gazelka,  un repubblicano che lo aveva combattuto come presidente del Senato del Minnesota quando Walz era Governatore, domenica scorsa in un’intervista ha detto che Walz è un onesto e capace negoziatore, che ha lavorato bene quello che era un parlamento diviso. Gazelka ha anche raccontato di essere in buoni termini personali con Walz benché fosse stato il suo avversario nelle elezioni per Governatore del 2022.

L’estate scorsa gli sono stato accanto alla  Iowa State Fair, dov’era venuto a osservare i Repubblicani che all’epoca si contendevano la nomina a candidati alla presidenza degli Stati Uniti. Lui ha parlato bene del suo vicino governatore, Doug Burgum del North Dakota,  si è comportato da protagonista con i pochi Democratici presenti e ha mangiato una braciola di maiale (tipico dei barbecue del Midwest, n.d.trad.).  Proprio il tipo di comportamento da cui è nato il cliché del politico che ti batte la mano sulla spalla.

 E’ stato quel tocco personale a procurargli la nomina. Secondo alcune persone vicine al processo di selezione del vicepresidente, il tipo di rapporto individuale che la Harris aveva con lui contò più dell’idea che Walz potesse infondere nuova energia alla base progressista del partito.

Adesso il suo compito è quello di trasfondere in un elettorato scontento e sospettoso quelle vibrazioni positive e quell’atteggiamento informale che lo hanno reso popolare nel Minnesota e in Parlamento. La Harris ha dimostrato di poter generare entusiasmo nei giovani e nelle persone di colore che vivono nelle città. Starà a Walz risvegliare i democratici nei piccoli centri e nelle zone rurali che possono contribuire a tingere di “rosso” gli stati tradizionalmente “blu”.     

Per leggere l’originale del New York Times cliccare qui.

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