PER BRUGNARO SIAMO MORALISTI, GIUSTIZIALISTI E PAUPERISTI
Di tutta l’orribile vicenda che ha coinvolto i vertici dell’amministrazione di Venezia, vorrei commentare solo quest’espressione del sindaco Brugnaro, da lui usata nel corso della sua perorazione difensiva ieri in consiglio comunale. La frase l’ha pronunciata lui, ripetendo le parole già dette da Giovanni Totti, il presidente della regione Liguria arrestato con l’accusa di corruzione. “Ho pagato sulla mia pelle perché mi sono opposto a un modello moralistico, giustizialista e pauperistico, impregnato nella cultura del sospetto.” Sembra non rendersi proprio conto che la morale, la giustizia e la lotta alla povertà vanno difese e anzi sono i fondamenti di una politica civile. L’etica è per lui e per i suoi simili solo un ostacolo sul cammino del loro ingrandimento personale, come se il bene loro fosse il bene della comunità, anche se sanno benissimo che è vero il contrario. Con queste premesse non c’è da meravigliarsi che il territorio stia andando a rotoli mentre alcuni pochi si arricchiscono sempre di più. Trovate qui sotto l’articolo della Vuova Venezia che riferisce sull’autodifesa di Brugnaro in consiglio comunale, sede di Mestre, ieri 2 agosto.