FESTA DELL’AGRICOLTURA, PERCHE’ NO?
Mah… Ieri pomeriggio sono andato al Villaggio della Coldiretti e devo ammettere che sotto molti aspetti è un vero obbrobrio. Invasione totale della riva, danni pesanti alla pavimentazione, un orrendo VENEZIA semicircolare davanti alla fermata dell’Arsenale, e troppa, troppa gente che trasformava la zona nell’area arrivi e partenze di un aeroporto. Però… girando per i banchetti, soprattutto quelli sotto gli alberi di Viale Garibaldi, parlando con le persone che li gestivano, spesso i veri agricoltori, allevatori, caseari, salumai, vignaioli, si respirava un’aria di genuinità, di vita vera che sopraffaceva l’originale sensazione di astuta operazione commerciale. Mi sono venute alla mente le antiche feste dell’Unità, specialmente nei paeselli della Toscana dove tante volte mi trovavo d’estate. E adesso penso che forse una versione ridotta, molto ridotta di questo artificiale Villaggio sarebbe bello averla, sotto gli alberi del Viale, magari una o due settimane all’anno. Un incontro con l’agricoltura a vantaggio dei veneziani cittadini e di qualche turista, un’occasione per comprarsi due etti di parmigiano genuino o qualche melone mantovano… Una cosa spontanea, un incontro di prodotti e di persone… Così riappare, ancora una volta, il sogno di una Venezia semplice e profonda, punto d’incontro e occasione per pensare, com’era forse ai tempi della mia giovinezza.