QUASI UN MILIONE DI TURISTI IN OTTO GIORNI

L’amministrazione del Comune, penso senza volerlo, si è tradita e si è lasciata sfuggire uno dei dati più segreti della sua storia: il numero reale dei turisti che calcano le pietre di Venezia in un giorno di forte afflusso. Il Comune ha sempre diffuso con il contagocce i dati della Smart Conrtrol Room, e sempre in modi disaggregato, che rendeva difficile fare i calcoli veri. Ma questa volta, con un po’ di lavoro, è possibile farlo. Perché, tutta spinta a dimostrare il successo della tassa di entrata, l’amministrazione ha diffuso attraverso i giornali un numero chiave: negli otto giorni dall’inizio della tassa sono stati incassati 722.420 euro. Ciò significa che 90.302 persone al giorno hanno pagato il ticket. A questi bisogna aggiungere tutti gli esenti, che si possono contare attraverso le prenotazioni; di essi il Comune ha dato solo il numero per l’ultimo gorno (un giovedì con cattivo tempo, il che ha causato un’interrogazione da parte di un consigliere dell’opposizione): 3047, non moltissimi. Il numero vero in giornate di sole si aggira forse sui 10.000. Arriviamo così a centomila persone al giorno nella nostra città di 48.000 abitanti (vanno aggiunti i 22.000 lavoratori che hanno l’esenzione, i 16.000 studenti e i 7.000 l0catari non residenti). Questo certamente spiega perché sui vaporetti non si può salire, per le calli non si può passare e i bar e ristoranti hanno scacciato tutti i negozi di quartiere.