EDILIZIA POPOLARE SEMPRE IN CRISI
Alcuni benemeriti giovani cittadini (circa una trentina) sono riusciti a entrare nella sala del consiglio comunale a Ca’ Farsetti e a srotolare uno striscione nel quale si ricordava il pesantissimo problema dell’edilizia sociale a Venezia. Le case sfitte del Comune e dell’Ater sono molte, mentre centinaia di famiglie sono costrette a sopravvivere in condizioni insopportabili. In questa ricchissima città, con trenta milioni di turisti l’anno, la residenza è diventata quasi impossibile e certamente lo è per chi non appartiene alle classi privilegiate. Eppure gli appartamenti ci sono e ci sono anche le leggi che dovrebbero regolarne l’uso. Ma l’amministrazione comunale, come ben ricorda lo striscione esposto, preferisce occuparsi di questioni più redditizie come il contributo di accesso per entrare in città. Un altro articolo della Nuova Venezia di oggi, che riporto qui sotto, riferisce il paradossale problema dell’IMU imposta anche sulle case di edilizia popolare, che si traduce in centinaia di milioni di euro che gli enti proprietari dovrebbero pagare ogni anno, cosa che limita grandemente i lavori di restauro e manutenzione.