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ECCO IN CHE MANI SIAMO

ECCO IN CHE MANI SIAMO

Qualche giorno fa si è tenuto a Bilbao un Convegno Internazionale sul “turismo sostenibile”. Vi ha partecipato anche la città di Venezia, nella persona dell’assessore al turismo Simone Venturini, che ha preso la parola presentando la politica messa in atto dalla sua amministrazione. Ne ha parlato da puro manager aziendale, come se la città fosse un asset da far fruttare nel modo più avanzato e moderno. Non ha detto una parola sulla popolazione residente, sulla qualità della vita nei luoghi affollati, sui prezzi degli affitti e delle compravendite, sui mezzi di trasporto. Ha detto solo come la città si sta equipaggiando per “una gestione dei flussi innovativa ed efficace”. Il Comunicato Stampa divulgato dal Comune, che riproduco qui sotto integralmente, spiega i principali provvedimenti:
– Contributo di accesso, in modo da tener fuori i poveri, i disoccupati, gli studenti, gli anziani non benestanti;
– Limite di 25 persone per i gruppi, in modo da intasare meno i passaggi (anche a Disneyland occorre che i clienti non stiano troppo stretti);
-Per aprire nuovi alberghi occorrerà il permesso dell’amministrazione comunale (cosa che c’è già e non ha mai bloccato nessuno, come si vede da palazzo Poerio Papadopoli e Palazzo Donà a Santa Maria Formosa, ex sede di uffici comunali, ceduti al magnate coreano Kwong, interessato anche all’area dei Pili);
-Delibera “anti-paccottiglia per limitare i take away e i negozi di merce scadente, non proprio per favorire i residenti ma piuttosto per rendere il parco tematico più attraente per i turisti paganti.
L’assessore non ha detto nulla su come riportare i residenti in città, come progettare edilizia popolare, come fermare le locazioni turistiche, come attrarre aziende invece che strutture alberghiere, come bloccare il moto ondoso. Ecco qui sotto il Comunicato Stampa completo.

 

COMUNICATO STAMPA

L’assessore Venturini a Bilbao al summit Onu ‘Advancing Sustainable Urban Tourism’: “Venezia tra le prime città al mondo a reagire al fenomeno overtourism”

Grande curiosità e attenzione ha destato il “modello Venezia” al vertice Onu sul turismo “Advancing Sustainable Urban Tourism”, organizzato dalle agenzie delle Nazioni Unite UN Habitat e UN Tourism, che si sta svolgendo in questi giorni a Bilbao.

Particolare spazio è stato infatti dedicato alla città lagunare, indicata a più riprese tra le realtà che stanno introducendo azioni pratiche per la gestione dell’overtourism. A rappresentare l’Amministrazione comunale l’assessore al Turismo Simone Venturini, che è intervenuto ieri pomeriggio e che interverrà anche oggi di fronte a una platea qualificata di esperti da tutto il mondo per sintetizzare le iniziative già varate e quelle che scatteranno tra poche settimane per migliorare la qualità della vita della città e sviluppare una gestione dei flussi innovativa ed efficace. “La sperimentazione del contributo di accesso è solo una tessera di un mosaico ben più complesso – ha dichiarato l’assessore durante la sessione “Dalle politiche alle pratiche. Affrontare le sfide del turismo legate allo spazio urbano e territoriale” – il 25 aprile faremo da apripista per il mondo intero, consapevoli che sarà un percorso lungo. Lo approcciamo con umiltà e concretezza, pronti ad apportare miglioramenti in caso di necessità. Il contributo di accesso è una sperimentazione che si aggiunge alla campagna di sensibilizzazione #EnjoyRespectVenezia, che ormai da anni informa i visitatori e suggerisce loro i comportamenti da tenere per una visita gradevole a Venezia, città unica al mondo. L’appello che vogliamo lanciare anche in questa occasione è di costruire tutti insieme il suo futuro, tutelandola e rispettandola. Il contributo di accesso, che da misura sperimentale potrà diventare anche strutturale, va in questa direzione dato che gli introiti, oltre che per pagare l’infrastruttura digitale del sistema, saranno utilizzati per garantire manutenzioni, pulizia e servizi all’altezza. La prenotazione obbligatoria della visita del nostro centro storico ci permetterà di conoscere in anticipo quante persone arriveranno in un determinato giorno, calibrando trasporti e macchina della sicurezza di conseguenza”.

L’assessore ha poi allargato lo sguardo a tutte le azioni intraprese dall’Amministrazione comunale in questi anni per la gestione dei flussi turistici e per migliorare la vivibilità del centro storico: “La novità è che dal 1° agosto scatterà il nuovo regolamento che riguarda i gruppi accompagnati da guide turistiche – ha annunciato – abbiamo introdotto un limite di 25 persone a gruppo e il divieto di utilizzo di altoparlanti o altri mezzi simili. Calli e ponti a Venezia sono piuttosto stretti, per questi gruppi sarà quindi vietato causare intralcio alla circolazione pedonale. Tutto sarà monitorato anche dalla Smart Control Room, un’avveniristica torre di controllo che, grazie a una fitta rete di telecamere ad alta definizione e all’utilizzo di algoritmi predittivi, permette di avere in tempo reale il polso della situazione della città. E’ il frutto di un investimento ingente dell’Amministrazione comunale che continuerà a svilupparsi negli anni a venire grazie all’analisi continua di dati. A ciò – ha spiegato – si aggiunge lo stop introdotto dall’Amministrazione comunale nel 2017 all’apertura automatica di nuovi alberghi. Da quel momento in poi a Venezia chi intende aprire un hotel deve ottenere l’ok dal Consiglio comunale, che valuterà caso per caso. Prima invece il nulla osta era quasi automatico. Allo stesso modo abbiamo approvato una delibera denominata “anti paccottiglia” che, in determinate aree della città, introduce il divieto di apertura di negozi takeaway o di merce di scadente qualità con l’obiettivo di tutelare il decoro e le tradizioni di Venezia”.

Un approccio dell’Amministrazione che vuole essere propositivo: “Raccontiamo la nostra città in modo innovativo – ha spiegato – buone pratiche, suggerimenti di visita, itinerari alternativi sono al centro di una campagna di comunicazione capillare. Fin dalla ripresa post pandemia abbiamo organizzato decine di eventi di alto livello, anche nel settore congressuale, per attrarre visitatori desiderosi di entrare in sintonia con la fragilità e la bellezza di Venezia. Concerti, saloni internazionali sull’artigianato e la nautica, esposizioni artistiche, le feste della tradizione sono perle di una collana preziosa che desideriamo arricchire ulteriormente in futuro. Per aiutare i turisti a tenere comportamenti corretti, nelle zone più frequentate della città sono inoltre a disposizione i Guardians, steward che, in più lingue, spiegano cosa a Venezia è permesso fare e cosa non lo è. Un supporto fondamentale per raccontare ai turisti la complessità di Venezia e il rispetto che merita”.

Venezia, 22 marzo 2024

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