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SULL’ARSENALE GRANDI MENTI MA POCHE SPERANZE

SULL’ARSENALE GRANDI MENTI MA POCHE SPERANZE

Molto bella la riunione organizzata dal Forum Futuro Arsenale per ieri pomeriggio in un’aula del complesso dei Salesiani in via Garibaldi. Ho rivisto con immenso piacere molti vecchi amici e compagni di battaglie per Venezia. Ho potuto risalutare ROBERTO FALCONE e GIORGIO SUPPIEJ dell’Associazione Vela al Terzo (SUPPIEJ è anche l’attuale presidente del FFA), l’inossidabile GIANNI DARAI dell’Assonautica, MARCO ZANETTI sempre preparatissimo e gentile, BARBARA PASTOR del FFA,  TIZIANA PENZO di Italia Nostra, ALBERTO BERNSTEIN del FFA, ANDREINA VISCONTI di Venezia Cambia, SARA VISMAN consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, ADRIANO DE VITA della Convenzione di Faro. Davanti a noi, via via che l’architetto Bernstein illustrava le diapositive della sua presentazione, si succedevano le immagini di un Arsenale come dovrebbe essere, aperto alla cittadinanza con molteplici percorsi tra i portali antichi e le colonne cinquecentesche (Bernstein ha identificato oltre una decina di accessi al complesso, oggi praticamente chiuso al pubblico), trasformato in una vera e propria Casa di Barche e Navi, con un moderno Museo della Marineria attorno al quale sorgerebbero botteghe di artigiani raffinati, fonderie di metalli antichi nelle storiche forge,  e la grande Galea trecentesca e la Rascona oggi sepolte a San Marco in Bocca Lama, forse anche (ma questa è un’idea mia) una copia di una vera Galea e di una Cocca dei tempi d’oro della Repubblica. Gli edifici della Biennale (benemerita restauratrice e grande istituzione) resterebbero ad essa affidati, ma i percorsi tra l’uno e l’altro resterebbero aperti anche a chi non ha pagato il biglietto; le zone della Marina resterebbero di sua competenza, salvo il complesso di edifici chiamati Sine Die ai quali l’attuale sindaco ha voluto recentemente rinunciare senza nessuna ragione salvo l’incapacità di trovare per essi un uso vantaggioso. L’essenziale di queste proposte è già stato presentato dal Forum in un libretto in italiano e in inglese pubblicato nel 2015 e ora aggiornato. Le idee dunque ci sono e comprendono anche un piano economico; ma l’attuale amministrazione le ha completamente ignorate, preferendo navigare a vista secondo i suggerimenti di Vela (la società che organizza gli eventi per il Comune). Così si parla oggi di trasformare un edificio dello storico complesso in una discoteca, mentre altre parti sono di volta in volta aperte per ospitare eventi di poche ore o di pochi giorni come il piccolo Salone della Nautica. Purtroppo le proposte del Forum, fondate sulla valorizzazione di storia, bellezza e cultura, sono destinate ad essere sistematicamente bocciate dalla blindatissima e potente maggioranza del partito Fucsia nel consiglio comunale di Mestre e Venezia (ma molto più di Mestre che di Venezia). (Qui sotto la copertina del libretto del 2015).

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