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BRAVISSIMI I CORRETTORI

BRAVISSIMI I CORRETTORI

Contrariamente a quanto afferma l’ottimo Nicola Tognon, presidente dell’Associazione Masegni e Nizioleti, mi congratulo con i tenaci veneziani che hanno corretto a mano, con pennelli e vernice, l’insipida scritta che annunciava  al passante, in italiano, che si trovava nel sestiere di Santa Croce. Da sempre queste scritte sono in dialetto veneziano, ed è bellissimo che sia così. Non si offende nessuno, ci si riallaccia alla storia, ci si permette anche un sorriso. E vorrei vedere anche una grande campagna per eliminare l’orribile plurale “Fondamenta” quando ci si riferisce alle nostre Fondamente. In veneziano la parola fondamenta è singolare e non significa fondazione ma strada che corre lungo un canale. Qualcuno dovrebbe insegnare all’ACTV che “Fondamenta Nove” è un’orribile mescolanza di italiano e dialetto (nove sta per nuove) e che l’espressione giusta per quella fermata del motoscafo (espressione antica e nobile) è “Fondamente Nove”.

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