BASTA LAGUNA, STRADA ALLE CROCIERE
Il Presidente del Porto di Venezia (e anche dei Porti dell’Adriatico Settentrionale), Fulvio Lino Di Blasio, nel luglio del 2021 è stato nominato anche Commissario Straordinario per le crociere a Venezia. Esattamente la sua nomina riguarda la creazione di “cinque punti di attracco… già per la stagione crocieristica 2022”, la “manutenzione dei canali esterni” (cioè scavare in profondità il Canale dei Petroli e gettare ai suoi lati delle scogliere artificiali per limitare i danni del passaggio delle navi-mostro) e varie altre cose, per un costo totale (da oggi al 2026) di 147 milioni di euro. Trovate qui l’originale dell’atto di nomina con tutti i dati.
Il commissario si è subito dato da fare e ha cominciato a spendere. Occorre adattare la fastidiosa Laguna di Venezia al passaggio di gigantesche navi da crociera; scavare i fondali per farle passare; costruire dei nuovi Terminal per Passeggeri. Tutto questo entro il 2026. Ma poi tutto sarà abbandonato, perché il governo italiano ha approvato un nuovo sistema di approdo per le navi a Venezia, un nuovo porto che sarà costruito in alto mare, fuori dalla Laguna, con trasporto dei passeggeri alle vicinanze di San Marco attraverso navi o navette speciali. Per questo nuovo porto, che naturalmente costerà una fortuna, si stanno preparando i bandi; ma siccome si sa che i tempi italiani non sono quelli americani né tedeschi, nel frattempo ecco il Commissario per costruire gli approdi “temporanei”.
Per adesso il Commissario ha ordinato progetti e preventivi per:
– Espropriare una riva di 500 metri a Marghera per costruirvi un ormeggio per una Grande Nave;
– Attrezzare un secondo accosto entro il 2026;
– Manutenzione degli altri ormeggi provvisori per arrivare a un totale di cinque;
-Dragare il Canale dei Petroli (16 chilometri di canale artificiale che divide in due la Laguna) alla profondità richiesta dalle Grandi Navi;
– Dragare il Canale Vittorio Emanuele (oggi quasi interrato) per permettere alle navi “medie”(grandi circa come il Titanic) di arrivare alla stazione Marittima di Venezia Centro.
E mille altre cose, per un totale provvisorio di 147 milioni. Il succo della faccenda è che stiamo assistendo alla svendita totale e credo finale della Venezia città storica e autonoma per farla diventare un centro turistico a disposizione dei passeggeri delle navi da crociera. Questa trasformazione si sta realizzando passo dopo passo, scavo dopo scavo. I veneziani forse non se ne rendono pienamente conto. Perfino il benemerito Comitato No Grandi Navi è diviso tra chi non vuole le navi a Venezia e chi le accetta volentieri se rimangono appena fuori dalla laguna, per non perdere i fantomatici “posti di lavoro” che le crociere creerebbero, a spese della città, della vita di suoi residenti e della qualità dell’aria e dell’acqua.
Trovate le notizie relative al Commissario per le Crociere nell’articolo del Corriere del Veneto che riporto qui sotto.