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MA QUANTO CI COSTANO QUESTE CROCIERE!

MA QUANTO CI COSTANO QUESTE CROCIERE!

I dirigenti del Porto, quelli della Vtp (il terminal passeggeri navali di Venezia), gli amministratori di tutte le compagnie di crociera, sono unanimi nel chiedere o pretendere grandi investimenti pubblici (di governo, regione, perfino comune) per facilitare l’ingresso delle loro grandi navi nella laguna di Venezia, per aiutarle a raggiungere gli ormeggi e a sostarvi quanto a loro necessario. Il governo italiano ha già stanziato 158 milioni per opere lagunari, tutte distruttive e (secondo l’amministrazione) esenti da Valutazione d’Impatto Ambientale (la famosa Via, incubo dei divoratori di territorio). Distruttive perché modificano in modo mai visto prima e probabilmente irreversibile la natura stessa della laguna: si scaveranno canali artificiali di dimensioni mai viste, si getteranno addirittura di lato a un canale di oltre 10 chilometri delle scogliere artificiali che lo affiancheranno dividendo la nostra laguna in due zone praticamente separate e sempre meno lagunari (più marine) e così via. Per queste mostruosità, 158 milioni non bastano; gli Ad, i Ceo, i Presidenti e Dirigenti Amministrativi ne chiedono duecento. Oltre, naturalmente, alle molte centinaia previste nel futuro immediato per costruire alle Grandi Navi un porto apposito “fuori dalla laguna” (ma ben connesso con le nostre calli e campielli grazie a servizi di motonavi).
Ma abbiano già oltre 30 milioni di turisti l’anno. Siamo già sopraffatti, soffocati. Non si può vivere più a Venezia. Che bisogno abbiamo di altri due milioni di crocieristi? C’è qualcuno che sa rispondere a questa domanda? E perché, se hanno bisogno di vie d’accesso più comode, dobbiamo pagarle noi cittadini con le nostre tasse?
Trovate il resoconto delle incredibili richieste di altri fondi nell’articolo della Nuova Venezia di oggi 15 luglio (festa del Redentore) che riporto qui sotto.

 

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