TRAFFICO ACQUEO SEMPRE PEGGIORE
Durante il Covid si è potuto vedere quanto incantevole fosse un tempo e potrebbe ancora essere la nostra città. Basterebbe regolare il traffico dei motori per cambiare radicalmente le sensazioni che ci provengono dai nostri canali, dalle rive e fondamente. Ma poi il Covid è passato e adesso le nostre incantevoli vie d’acqua sono diventate di nuovo un inferno, anzi un inferno peggiore di prima. Già venticinque anni fa i veneziani riuniti avevano segnalato il problema creando l’associazione Pax in Aqua, primo presidente il giornalista Silvio Testa e secondo presidente proprio io, autore di queste righe, e ottenuto addirittura la nomina di un “Commissario Straordinario per la Lotta al Moto Ondoso a Venezia e nella sua Laguna” (fu nominato Paolo Costa, che non fece niente salvo investire 34 milioni di euro nell’acquisto di un immobile che poi non si poté usare). Adesso c’è una nuova associazione, chiamata Gruppo Insieme, che ha ripreso il tema e sta cercando di scuotere gli amministratori. Speriamo che ci riesca, ma prima dovrà scuotere i veneziani stessi, che ormai stanno diventando scettici sulla possibilità di ottenere miglioramenti. Intanto la situazione sta per scappare di mano, come la Nuova Venezia segnala nell’articolo che riporto qui sotto.