VENEZIA PIU’ RELIQUIA CHE CITTA’ VIVA
E’ questa l’opinione di Tobias Jones, scrittore inglese che da anni risiede in Italia (a Parma) e che ha scritto sul Guardian del 22 aprile un memorabile articolo sul turismo in Italia (e nel mondo). E come in tante altre analisi, il primo esempio di città soffocata dal turismo è quello di Venezia. L’autore cita le sanzioni imposte da alcune città italiane per comportamenti di turisti poco rispettosi dei luoghi (Portofino, Roma, le Cinque Terre, Venezia stessa). E ora le masse sono diventate così numerose da rendere la visita sgradevole per i turisti stessi. Traduco qui un breve capoverso dall’articolo, che potete leggere per intero a questo indirizzo. “Ma se l’eccesso di turismo è spesso un male per i residenti, è diventato deprimente anche per i visitatori. La narrativa del turismo nell’età dei social è che noi, avventurosi e gagliardi, siamo in quei luoghi da soli (nei selfie che postiamo). Ma lo siamo solo per quella foto su Instagram. Il resto del tempo è pieno di gente e di disagi. Quando una mia amica è andata scioccamente alle Cinque Terre nel periodo pasquale ha trovato lunghe code solo per accedere ai sentieri o per bere un caffè. E poi ha dovuto fare una coda di tre ore per salire su uno dei traballanti trenini che la riportavano a casa.”
Se posso, evito come la fame quei giorni di pienone prevedibile in cui, come si dice nell’articolo, probabilmente nemmeno i turisti traggono il piacere immaginato