TROPPO BELLA PER I VENEZIANI
La Ca’ di Dio, spaziosa e accogliente casa di riposo dal nobilissimo passato, non è più disponibile per i nostri anziani. E’ stata, purtroppo, trasformata in albergo. Fra una settimana, il 22 novembre, il passaggio sarà celebrato dal sindaco Brugnaro e da altre autorità. Io non potrò nemmeno partecipare alla cerimonia, non avendo ricevuto il biglietto d’invito anche se da trent’anni abito a pochi metri e da vent’anni sono membro di Italia Nostra, associazione per la tutela dei beni storici. Avevo anche, un po’ per scherzo e un po’ perché non si sa mai, chiesto quanto costasse la retta se un giorno avessi voluto entrarvi. Ma il proprietario, che è la benemerita IRE (Istituti di Ricovero ed Educazione), ente pubblico che ha ereditato l’immobile dalla Serenissima, lo ha affittato per cinquanta o sessant’anni a una grande compagnia alberghiera che ha operato un sontuoso restauro ricavandone ben 57 suites di lusso. L’articolo che riporto racconta la meravigliosa storia dell’edificio, alloggio per pellegrini fin dal Duecento, poi restaurato dal Sansovino. Per voi aggiungo una mia foto del panorama che si vede dalle sue finestre, oggi appannaggio solo di turisti molto facoltosi.
