IL PREFETTO: VENEZIA VA MALISSIMO
Ci voleva un’autorità non-elettiva, libera dal costante assillo della popolarità e del numero di voti da ottenere, per dare un quadro obiettivo e corretto dei gravi danni che le politiche attuali stanno infliggendo alla città di Venezia. Nelle audizioni presso il Senato della Repubblica in vista dell’eleborazione di un’aggiornata Legge Speciale per Venezia è stato ieri il turno dell’attuale prefetto Vittorio Zappalorto. Il quadro che ha offerto della città è stato tanto impietoso quando preciso e documentato. Zappalorto ha affrontato tutti i temi principali che riguardano il governo della città: il turismo di massa, le locazioni turistiche, l’esodo dei residenti, il degrado fisico e ambientale. Sembrava di sentire un rappresentante di Italia Nostra o di uno dei tantissimi comitati di cittadini. I politici ascoltavano, impassibili e probabilmente pronti a ignorare l’accorato grido di dolore. Forse dopo l’audizione (e dopo quella altrettanto preoccupata del Comandante della Capitaneria di Porto a proposito del moto ondoso e delle navi da crociera) nulla cambierà. Gli autori dei progetti esistenti di Legge Speciale (in testa il ministro Renato Brunetta che ha già presentato la sua bozza) non saranno certo disposti a perdere i voti di operatori turistici, di proprietari di case, di trasportatori di merci e di bagagli. Ma forse nell’assecondarne le pretese avranno un po’ più di ritegno. Leggete nell’articolo del Gazzettino che riporto qui sotto le sorprendenti dichiarazioni del Prefetto.