E SE LE CROCIERE ANDASSERO A TRIESTE?
Quello che non hanno potuto ottenere le proteste di molti veneziani lo otterrà forse la forza delle leggi della fisica. Le navi giganti in laguna non ci stanno, si è detto più volte; i vari poteri locali e nazionali vogliono farcele entrare comunque; ma il percorso per il Canae dei Petroli si rivela sempre più impossibile, e il bramato porto fuori-laguna sembra molto lontano dalla realizzazione. Adesso ci si mettono anche i venti: quando soffiano a più di dieci nodi (circa diciotto chilometri all’ora) potrebbero spingere le navi giganti fuori dallo stretto Canale e mandarle ad arenarsi sui fanghi della laguna. Quest’anno è già successo sei volte (su ventitrè arrivi previsti) che il vento superasse i dieci nodi, e le navi sono state dirottate a Trieste. Allora il Porto di Trieste ha subito capito la situazione: per molti anni Venezia sarà in difficoltà. E si è messo a studiare un rimedio: ora sta preparando un piano per ospitare contemporaneamente otto giganti (il massimo di quelli che potrebbero arrivare a Venezia contemporaneamente). L’idea è che le Compagnie di crociera preferiranno una certezza a Trieste piuttosto che un’incertezza a Venezia. Io non so se uno spostamento del terminal a Trieste sarebbe un bene per gli abitanti di quella città, anzi ne dubito molto; ma certamente sarebbe un sollievo per la nostra iper-sfruttata laguna.
Qui sotto un articolo della rivista di settore Shipping Italy che annuncia le intenzioni di Trieste (cliccare qui per leggere l’originale) e un articolo sulla Nuova Venezia di oggi 2 giugno che riferisce alcuni altri dettagli.