CHE COSA MUOVE I TIRANNI
E’ molto semplice la frase di Nicola Aramburu che vorrei ricopiare questa mattina per voi miei amici. La giornalista Stefania Parmeggiani gli chiede, in un’intervista sulla Repubblica di oggi, quali possano essere le ragioni dietro il comportamento di Vladimir Putin.
Domanda: Che cosa lo muove?
Risposta: Immagino che sia ciò che ha sempre mosso i tiranni: manie di grandezza, complessi nascosti, ambizione, volontà di potenza, convinzione ferrea di essere nel giusto, una forma primitiva del maschile, disprezzo per la vita degli altri, un sentimento di superiorità, narcisismo, qualche vergogna nascosta. Tutte quelle cose che sono all’opposto di un abbraccio tra esseri umani.
Una frase semplicissima, ma che risponde a tante domande. Anche a quella che io mi pongo da decenni: perché non si riesce a mettersi d’accordo sulle cose, facendo ognuno delle piccole rinunce, rispettando la diversità degli altri? Perché, per esempio, non si permette alle minoranze etniche di convivere in libertà e collaborazione, coltivando i propri ideali senza volerli imporre agli altri? (Una risposta l’ho trovata da tempo, ma ne parleremo un’altra volta).