IMPLACABILE BRUGNARO – CITTA’ E LAGUNA STRANGOLATE
Negli ultimi dieci giorni la giunta Brugnaro e il governo nazionale hanno inferto un’altra serie di durissimi colpi al futuro della città di Venezia e della sua laguna. Sulla laguna è stato approvato quello che molto probabilmente diventerà il piano morfologico dei prossimi decenni, confermando le più nere previsioni: il Canale dei Petroli sarà allargato di circa tre volte e approfondito fino a 14 o 15 metri per permettere l’entrata delle nuove gigantesche navi da crociera (in teoria solo per alcuni anni) e delle porta-container, con l’intenzione di fare di Marghera un retro-porto immenso e sferragliante di rotaie e autostrade; inoltre sarà scavato il canale Vittorio Emanuele (parallelo al Ponte della Libertà) per far passare le navi da crociera di grandezza media (ma sempre più grandi del Titanic), in modo da scaricare su calli e campielli decine di migliaia di crocieristi al giorno. Intanto si conferma la messa in vendita di altri grandi palazzi da trasformare in alberghi e ora si passa anche a sacrificare al turismo l’Arsenale. Le parti non in uso alla Marina Militare saranno divise tra Biennale (benemerita, ma che dovrebbe trovare un uso per i suoi spazi nelle parti dell’anno non occupate dalle mostre) e il Comune, che le userà a scopi turistici ospitando due grandi “eventi” all’anno (e non ci vuole molto a capire che saranno il Carnevale e il Salone della Nautica), gestiti come gli altri “eventi” dalla famelica Vela, la società che pubblicizza, organizza e vende gli spazi cittadini a scopo turistico. In questo modo si porta la città sempre più vicina al punto di non ritorno, quando diventerà utopistico il solo pensiero di un ritorno alla vita normale di una città attiva e produttiva.