VENEZIA INQUINATA DAI MOTORI MARINI
Uno studio congiunto delle Università di Venezia e di Barcellona ha dimostrato che a causa dei motori marini l’aria di Venezia contiene circa tre volte la quantità di biossido d’azoto (NO2) ritenuta accettabile dall’OMS ((dieci microgrammi per metro cubo) e quasi il massimo accettabile per la Comunità Europea (che si accontenta di quaranta microgrammi: forte e inspiegabile differenza).
Intanto Legambiente dichiara che secondo i suoi calcoli i tremila motori marini circolanti in Laguna inquinano come le centomila automobili del Comune di Venezia: cosa che non sorprende, dato che le marmitte catalitiche non esistono per niente nei nostri canali.
Le associazioni di abitanti lo denunciano da anni, ma anche qui come per il turismo di massa e per i trasporti pubblici vale il famigerato principio che prima viene l’economia e dopo vengono la salute e la qualità della vita.
Eppure, lo ripeto per l’ennesima volta, intervenire sull’inquinamento dell’aria come sul turismo di massa non farebbe che favorire anche un rilancio economico. Basterebbe solo avere un minimo di lungimiranza resistendo alle pressioni delle meschine lobby di alcuni gruppi e “categorie”.
Su questi argomenti vi allego due articoli della Nuova Venezia di oggi 19 dicembre.