ATTENTI AMICI, ARRIVA BRUNETTA!
Purtroppo sembra che il destino della città sarà sempre più affidato alle insensibili mani del ministro Renato Brunetta. Insensibili verso il declino della residenzialità, della qualità della vita e dell’integrità del paesaggio, operando invece nel nome dello sviluppo puramente economico, fondato sul turismo e sul concetto della laguna come un ostacolo al passaggio di navi sempre più grandi. Nell’attuale riemergere del partito di Berlusconi a fianco di Mario Draghi, Renato Brunetta, ora ministro della Pubblica Amministrazione, sta riprendendo antichi progetti per lo “sviluppo” del territorio veneziano, e comincia con lo stilare assieme a Luigi Brugnaro un nuovo statuto per l’Autorità della Laguna (l’Ente che dovrebbe sostituire il glorioso Magistrato alle Acque, infangato con le vicende di corruzione legate al Mose; attualmente la laguna è tutta commissariata: sia il Porto, sia l’ex Magistrato alle Acque, sia l’ex Consorzio Venezia Nuova). Ma non basta. Brunetta si sta occupando anche di una riscrittura della Legge Speciale per Venezia (per salvare, oltre alle pietre di Venezia, “anche la sua anima, e quindi la popolazione e le sue imprese”, secondo quanto scrive il Gazzettino in un articolo che riporto qui sotto). E sta lavorando assieme a Brugnaro a un altro progetto, la candidatura di Venezia a “capitale mondiale della sostenibiltà” (candidatura paradossale, come ho mostrato in un post precedente). Se non intervengono cambiamenti importanti nella politica nazionale e locale potremmo avere all’orizzonte un decennio di misure ispirate dai principi di Forza Italia, del berlusconismo e del “Coraggio Italia” di Luigi Brugnaro. I due articoli qui sotto provengono rispettivamente dalla Nuova Venezia e dal Gazzettino di domenica 21 novembre.
Il giro lungo di Checco Canal
Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno.
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