PASSO AVANTI O PASSO INDIETRO?
Mentre a parole quasi tutti i media e molti dei residenti della città si augurano che dopo il virus Venezia non ritorni ad essere il superaffollato parco turistico che era diventata, nei fatti tutto procede proprio verso quel risultato. Ormai ho smesso anche di segnalare su questo sito i nuovi alberghi in costruzione, le mille facilitazioni per i futuri escursionisti di un giorno, gli ormeggi e i porti artificiali per le navi da crociera. Ma oggi faccio un’eccezione per un’isola a due passi dalla Giudecca, quella che noi chiamavamo e ancora chiamiamo La Grazia. Ex ospedale per le malattie infettive, oggi potrebbe diventare uno stupendo giardino per dozzine di start up e potrebbe diventare un’infinità di altre cose se esistesse un quadro generale di rinascita non-turistica per Venezia. Una volta stabilita una direzione, le idee verrebbero da sole.
Invece l’isola andrà a un’erede degli Stefanel, la quale con il marito possiede un’azienda immobiiare tedesca specializzata, guarda caso, nei settori “urban home, urban village e resort”. Così la Grazia diventerà “proprio un resort di lusso per clienti danarosi provenienti da ogni parte del mondo”(cito dal Gazzettino di oggi 23 febbraio). E l’economia veneziana farà un altro piccolo passo avanti verso la dipendenza dal turismo.
Il giro lungo di Checco Canal
Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno.
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