SOLO INCOSCIENTI O PEGGIO?
(Immagine dalla Nuova Venezia: la Strada Nuova come si presentava ieri 14 febbraio, in piena pandemia).
Io questa proprio non la capisco. In molte zone d’Italia il contagio sta crescendo. Due, tre varianti maligne del virus si stanno diffondendo in varie zone, incluse alcune a noi vicine. La Germania è in lockdown come altri paesi europei. I virologi italiani (Galli, Crisanti, Ricciardi, Mantovani) IMPLORANO le autorità politiche a disporre misure stringenti e urgenti. In Italia 91 mila persone sono morte di virus e oltre due milioni lo hanno contratto. Nel Veneto ci sono in questo momento 25 mila positivi riconosciuti dai tamponi. E la gente scende nelle strade per andare a bere uno spritz? Prenota i ristoranti per mangiare seduti vicino a tanti altri? Ma quanto incoscienti si può essere? E per chi dal contagio rischia la vita, quell’incoscienza di chi vuol “divertirsi” a tutti costi non rasenta la criminalità?
Intanto qualche voce di persona ragionevole si leva qua e là, ma si perde nel frastuono generale.Nell’articolo della Nuova Venezia che riporto qui sotto, il consigliere comunale Giovanni Andrea Martini presenta il pensiero che angustia tanti di noi: “I turisti torneranno come prima. Occorre trovare nuove soluzioni…”. Ma le premesse, purtroppo, sono tutte di segno contrario.
Il giro lungo di Checco Canal
Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno.
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Il presupposto da non sottovalutare e quello costituito dal ruolo svolto dalla paura e, conseguentemente, dal panico. Sono sensazioni tangibili e capaci di paralizzare non solo ogni nostro movimento, ma anche di inibire la nostra capacita di ragionamento . Mantenere freddezza e mente lucida in una situazione di difficolta e materia di molti libri e saggi sulla sicurezza in montagna e non intendiamo trattare qui l’argomento.