A LISBONA CI PROVANO CON LE BUONE, MA NON BASTA
Come Venezia, anche la città di Lisbona sta perdendo grandi quantità di residenti a causa degli affitti di appartamenti per uso turistico (fenomeno che affligge anche Barcellona, Berlino e perfino New York e San Francisco). A differenza di Venezia però l’amministrazione locale ha cercato di intervenire, mettendo in atto un piano originale e anche costoso per le casse comunali. Cogliendo l’occasione dalla totale assenza di visitatori a causa del covid, ha offerto ai proprietari degli appartamenti in affitto turistico (oltre ventimila a Lisbona, mentre sono circa settemila nella piccolissima Venezia) un affitto di circa mille euro al mese per appartamento per la bella lunghezza di cinque anni. Durante quel periodo la città affitterà gli appartamenti ai residenti a prezzi socialmente sostenibili (sulla base dei redditi delle singole famiglie). Poi l’uso della casa ritornerà ai proprietari, alla condizione di non usare più l’appartamento per locazione turistica.
Sembra una bella offerta, ma l’accoglienza è stata meno che tiepida. Solo 177 proprietari su mille avvicinati hanno deciso di accettare. Perché? Perché la perdita di residenti non li preoccupa per niente. Quello che li preccupa è ricavare il reddito più alto possibile, e a conti fatti, con la certezza che tra un anno o due le folle ritorneranno, conviene ancora rinunciare agli affitti finché dura la pandemia.
Per questo la generosa offerta del sindaco di Lisbona è stata praticamente respinta E ritorna alla ribalta la soluzione più realistica messa in atto da città come San Francisco e New York, che rendono poco convenienti le locazioni turistiche: a San Francisco è permesso affittare a turisti solo per un massimo di novanta notti all’anno; a New York invece ogni affittanza deve durare almeno trenta giorni di seguito. In questo modo conviene ancora affittare ai residenti per tutto l’anno e i proprietari hanno dovuto piegarsi alle nuove regole. Solo Venezia, indicata da tutti i media come la città al mondo più danneggiata dal turismo, non intende assolutamente mettere un freno all’invasione. Su Lisbona trovate qui sotto un articolo del Corriere della Sera e uno del Guardian di Londra.
Il giro lungo di Checco Canal
Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno.
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