L’ASSESSORE AL TURISMO VUOLE RITORNARE AL CAOS DI PRIMA
Tutti gli interventi del mondo non sono serviti a cambiare una virgola. La meraviglia diuna Venezia di nuovo vivibile, esaltata da tutti, non ha insegnato niente ai dirigenti della città. Invece di cercar di capire come ricominciare con un piede nuovo, come regolare il turismo e far nascere le famose economie alternative, l’assessore appena eletto convoca le “categorie” di operatori e commercianti. Assieme ad albergatori, esercenti e proprietari di fondi immobiliari cerca i modi di far ritornare le masse che stavano distruggendo la vita di Venezia e avvilendo la sua economia.
Eppure molti si rendono conto che ci sono altri modi, più intelligenti e più produttivi, di creare dei redditi, invece che vendere posti letto e ricordini alle masse di tutto il mondo. Si possono creare delle aziende moderne, dei centri di ricerca e di studio, anche di produzione nelle immense aree ex industriali di una Marghera che si vuole invece trasformare in centro alberghiero cominciando dalla famosa zona dei Pil di proprietà dell’attuale sindaco. Ma certo, non si può aspettarsi che sia proprio lui a darsi la zappa sui piedi. Lo abbiamo eletto e con questo abbiamo deciso il destino della nostra città.
Riporto qui sotto l’articolo del Gazzettino che riferisce i propositi del corrente assessore al turismo.
Il giro lungo di Checco Canal
Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno.
Compratelo qui o leggetelo qui con molte più illustrazioni.
Leggete qui una recensione sul “Gazzettino” di Venezia
Vorrei dire soltanto che tristezza per chi ama veramente questa città! Mi piacerebbe che si potesse fare qualcosa per introdurre una ventata di novità non certo per distruggere, ma per rilanciare l’economia di Venezia. Ma i miei concittadini hanno preferito la strada vecchia, che evidentemente considerano più sicura…
Un amico mi ha appena mandato il link a un eccellente articolo che presenta in modo convincente alcune proposte per i cambiamenti che tanti di noi auspicano. Non riesco a capire perché alcuni movimenti politici (o anche associazioni come Italia Nostra, della quale pur faccio parte) non si facciano portavoce delle proposte che pure non mancano. Ecco il link con l’articolo, scritto da David Landau, grande amico e conoscitore di Venezia e membro del consigio di amministrazione della National Gallery di Londra: https://ytali.com/2020/08/30/open-letter-to-candidates-for-mayor-of-venice/.