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ADDIO TRANQUILLITA’, CI RISIAMO COL TURISMO

ADDIO TRANQUILLITA’, CI RISIAMO COL TURISMO

Vaporetti strapieni, strade intasate, e la malsana economia del turismo si è rimessa in moto. Come da mille parti si temeva (si vedano i miei post precedenti per le dichiarazioni di chi sapeva che era inutile sperare in un cambiamento). Adesso gli alberghi sono di nuovo occupati “al 60-70 per cento” nelle parole dell’Associazione Albergatori (il che vuol dire probabilmente 80-90 per cento). E intanto il virus ha ripreso a circolare. I treni da Mestre e i bus di via Ca’ Marcello sono pieni zeppi di visitatori che hanno rinunciato alle vacanze all’estero e hanno scelto di venire a fotografare i ponti e le calli. I proprietari di “locazioni turistiche” tornano all’assalto (adesso lamentano di aver ottenuto troppo poco sostegno dal governo, come se tutto il paese dovesse ripagarli per aver fatto male i conti sul reddito dei loro appartamenti). Ma purtroppo, come scrive il Gazzettino nell’articolo che riporto qui sotto, la situazione turistica a Venezia si è “magicamente capovolta” in questi giorni. E la città sta ritornando a comportarsi come un parco giochi, il cui impegno è volto ad attrarre il maggior numero possibile di visitatori paganti. (Trovate qui sotto anche le sorprendenti dichiarazioni della vice presidente della FIBBAV, associazione che non risulta sul web ma che probabilmente riunisce i proprietari di bnb a Venezia. La persona   si dichiara “amareggiata” perché “a meno che non si sia classificati come affittacamere non ci sono stati sostegni economici”).

 

Il giro lungo di Checco CanalIl giro lungo di Checco Canal
Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno.
Compratelo qui o leggetelo qui con molte più illustrazioni.
Leggete qui una recensione sul “Gazzettino” di Venezia

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