COME SI FA MORIRE UNA CITTA’
Inserisco qui, come ho già fatto per la monocultura turistica, un articolo di Paola Somma comparso sul periodico online “Emergenza Cultura”. Lo segnalo e lo inserisco perché ancora una volta la professoressa Somma (docente di urbanistica allo IUAV di Venezia) riesce a condensare in modo documentato e perfettamente comprensibile un insieme di eventi amministrativi che esemplificano le vie attraverso le quali si sta procedendo alla trasformazione di una città abitata in un parco turistico. Il caso è quello della vasta area degli ex gasometri a San Francesco della Vigna, quelle grandi strutture in ferro che un tempo contenevano il gas cittadino e che campeggiano ancora come immensi scheletri arrugginiti accanto al sottile e altissimo campanile di San Francesco (le vedete nell’ottima foto qui sopra, della stessa Somma). Il percorso è vario, ma il risultato è sempre lo stesso: passo passo si passa dall’utilizzo per “attrezzature di quartiere” alla “destinazione residenziale”, a un misto di residenziale e commerciale e finalmente all’inesorabile finale: strutture alberghiere, perché “i turisti che vivono negli hotel portano vita, soldi e lavoro” (parole dell’imprenditore che si è comprato l’area, e che è lo stesso che ha costruito una serie di immensi alberghi accanto alla stazione di Mestre). La popolazione ha varie volte manifestato contro il progetto, ma questo importa poco, perché, nelle parole dello stesso proprietario “in ogni città c’è qualcuno che protesta.”
Leggete qui l’articolo completo.
Il giro lungo di Checco Canal
Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno.
Compratelo qui o leggetelo qui con molte più illustrazioni.
Leggete qui una recensione sul “Gazzettino” di Venezia
Amico mio.
Leggo una quantità incredibile di discorsi teorici sul futuro veneziano. Che la città abbia una destinazione turistica prevalente sulle altre è, credo, cosa fuori discussione. Occorre quindi cavalcarla in modo pratico. Ho dato il mio contributo con un pratico sistema che però è stato ignorato dal sindaco, dal Gazzettino e dai consiglieri comunali dell’opposizione, tutti informati e tutti muti. http://www.giorgio-fabbi.webnode.it . Mi spieghi per favore il perchè, secondo Lei, nessuno di quelli che hanno il timone in mano considera dei concetti così elementari come i miei
Salve, chiediamo di far evidenziare democraticamente quanto ereditato dell’area Gasometri. Troppo spesso passa in secondo piano, addirittura viene censurato, quanto non è stato fatto negli ultimi 20 anni ai Gasometri. Inquinamento grave di terreni e falde che nessuno ha mai messo in primo piano.
Problemi ereditati
Sito industriale con degrado e inquinamento, abbandonato 100 fa. Costruito nel 1839 per produrre il gas utilizzato per l’illuminazione di Venezia. Area acquistata dal Comune nel 2000, mai bonificata, poi rivenduta a privati. Svariate cause legali tra privati legate ai problemi di risanamento ambientale.
Situazione
Area di proprietà privata acquistata nel 2019 da MTK. Bonifica in corso per disinquinamento di terreni e falde, demolizioni di edifici a rischio crollo, salvaguardia e restauro opere storiche, vera da pozzo, masegni e archeologia industriale.
Chiediamo di evidenziare almeno 10 vantaggi ambientali, economici, sociali e culturali per la rigenerazione urbana.
1. BONIFICA, RISANAMENTO AMBIENTALE dopo decenni di problemi viene risolto il grave inquinamento del sottosuolo. Sarà eliminato il degrado urbano. Bonifica di terreni e acque di falda. Investimento privato di 4 milioni di €. Vantaggi per la salute di residenti, studenti e ambiente.
2. ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE con i Gasometri conservati, restaurati e valorizzati. Vivere in abitazioni innovative ad alta tecnologia per la sostenibilità. In alternativa ospitare turismo di qualità. Le strutture dell’800 saranno apprezzate a livello internazionale visto il grande successo già riscosso a Londra King’s Kross.
3. CREAZIONE DI 150 POSTI DI LAVORO scegliendo il turismo di qualità. Opportunità per molti giovani di lavorare a Venezia, restarci a vivere e fare famiglia. Strategia qualità allo studio con ipotesi “Scuola Albergo” mediante l’Istituto Barbarigo, polo formativo di eccellenza alberghiera e la ristorazione.
4. PALAZZETTO DELLO SPORT PER LE SCUOLE idea per un vero e proprio centro sportivo scolastico multifunzionale alle Galeazze. Vicino alle scuole per l’educazione fisica di più classi contemporaneamente. Ipotesi di realizzazione rapida con restauro e salvaguardia degli storici edifici costruiti dalla Serenissima.
5. GIU’ IL MURO PER IL PARCO URBANO fruibile da Campo San Francesco passeggiando tra i Gasometri e la vera da pozzo del 1500 restaurata, fino in riva alla laguna. Con la scelta del resort tutto verrebbe aperto e ci sarebbe più sicurezza. In alternativa, sarebbe un luogo recintato ad uso privato della residenza.
6. NUOVO PONTE RIO SANTA GIUSTINA che permetterà di agevolare gli spostamenti verso l’ospedale. Dall’imbarcadero ACTV non si dovrà più fare un lungo giro tra le calli, il ponte sarà utile per cittadini e studenti. I consumatori del supermercato COOP potranno fare meno fatica a muoversi con le spese.
7. DARSENA PUBBLICA BARCHE DELLA ZONA che sarà restaurata e ceduta ad uso pubblico per il 90%. Opportunità per i residenti di una darsena sicura, sorvegliata h 24. Ipotesi da valutare che una parte della darsena sia riservata per botteghe, associazioni e servizi pubblici. Possibilità di ricarica barche elettriche.
8. VALORIZZAZIONE CULTURALE storia dell’area Gasometri e l’illuminazione a gas di Venezia. Promozione del luogo per lo storico legame con il Cadore attraverso il Piave. Antica vocazione commerciale del legname e la famiglia dei Vecellio. La vera da pozzo, Canaletto e Guardi, Sansovino e Palladio a San Francesco della Vigna.
9. INCREMENTO VALORE IMMOBILIARE delle proprietà circostanti all’area dei Gasometri. Con la riqualificazione della zona si stima che ci saranno notevoli ricadute positive. La rivalutazione porterà effetti favorevoli agli artigiani in merito ai lavori di restauro e ai commercianti per l’apertura di nuovi negozi di vicinato.
10. PROMOZIONE DI INVESTIMENTI PUBBLICI per progetti mirati al recupero del patrimonio edilizio pubblico presente in zona. Rigenerazione urbana che possa comprendere anche gli edifici pubblici, case militari e la ex Nunziatura da restaurare e assegnare in affitto.