CONTRO IL TURISMO DI MASSA: SECONDA RICETTA
Seconda Ricetta: Intervenire sul turismo degli escursionisti. In un primo momento, questa Ricetta riguarda solo i gruppi organizzati (causa principale degli intasamenti stradali, del proliferare di bancarelle e della chiusura dei negozi di quartiere). La Ricetta impone che il loro numero sia contenuto entro le 10.000 persone di media giornaliera. Eccola qui ridotta in poche parole:
Gruppi organizzati: Massimo 10.000 persone al giorno
Oggi li vedete arrivare a migliaia con autobus e lancioni. Ma proprio per questo sono più facili da controllare. Tutti i gruppi sono creati da agenzie e le agenzie possono essere obbligate a richiedere la prenotazione. Chi non ha prenotato non può entrare.
Una volta ridotto il numero entro i 10.000 si potrà calcolare l’impatto della riduzione sulla vita veneziana e valutare se e in quale misura intervenire anche sui viaggiatori indipendenti. Il processo sarà facile, graduale e lascerà alle economie locali il tempo di rinascere sulla base dell’accresciuto numero di residenti.
Ecco una tabella che presenta in modo sintetico la situazione di oggi sul fronte del turismo, e che sarà alla base anche delle Ricette che seguiranno:
Note alla Tabella:
* È il risultato di un notissimo studio di Paolo Costa e Jan van der Borg pubblicato nel 1988 quando entrambi erano Docenti di Economia del Turismo a Cà Foscari (Costa è poi passato a una carriera politica di primo piano e van der Borg insegna ancora a Ca’ Foscari). Paolo Costa è poi stato sindaco di Venezia dal 2000 al 2005, ma sotto la sua amministrazione il turismo è continuato ad aumentare, come il moto ondoso, malgrado lo stesso Costa sia stano nominato dal governo “Commissario Straordinario per la lotta al moto ondoso a Venezia e nella sua laguna” (2001-2003).
**Paolo Lanapoppi, Caro turista, Venezia, Corte del Fontego, 2013 e aggiornato nel 2014. La cifra di 30 milioni era stata calcolata per difetto sulla base dei dati ufficiali e riscontrabili. Essa impiegò alcuni anni per diventare universalmente accettata (al posto della cifra precedente di 21,5 milioni ricavata dallo studio Coses). Nel 2018, prima del coronavirus, la cifra è stata molto probabilmente superata.
Oltre ai bancarellari, prova a togliere anche solo parte del vasto plateatico a tutte le attività di ristorazione che sono sorte proprio davanti allo sbarco dei lancioni in attesa “che se cala i cocai “ ( sentito con le mie orecchie)
“Se cala i cocai”… bellissima questa, non l’avevo mai sentita. Sono i turisti che vengono a farsi spennare!
con i suoi accurati studi e proposte riguardo il turismo a venezia, Paolo lanapoppi è stato un precursore su questa aspetto di Venezia, che da potenziale ricchezza è diventato un fattore di distruzione per la città. La attuale tregua forzata potrebbe rappresentare un momento di rilancio delle sue idee , sulla scia di uomini luminati come bruno visentini