DEMOCRAZIE E POPULISMI SECONDO HARARI
E’ sempre più autorevole e convincente il giovane storico israeliano Yuval Noah Harari (ormai celeberrimo dopo i suoi Sapiens (2017)e Homo Deus (2018). In una bella intervista su C7 (l’inserto del Corriere della sera) parla con l’abituale semplicità e profondità sugli effetti del lockdown sulla sua vita privata, ma allarga il discorso all’intero pianeta e alle presenti opposizioni tra democrazie e populismi. Mi è piaciuta molto la sua riflessione sulla didattica online: “Spero di tornare presto alla classe fisica… Mi manca la vita sociale dell’università e manca agli studenti. L’università non è solo un insieme di aule , è fatta di incontri, intervalli, appuntamenti…): poche parole che ricordano l’ambiente vivace e affascinante delle università americane (e, dobbiamo ritenere, delle israeliane; non ancora, purtroppo, delle italiane).
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Il giro lungo di Checco Canal
Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno.
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