MA NON E’ UNA “BANALE INFLUENZA”
Uffa! Tutti i pareri discordanti che si sentono spingono a fare due conti una volta per tutte (specialmente per le persone che come me non sono più nel fiore dell’età giovanile). La comune influenza ha colpito nel 2018-19 circa 8 milioni di persone. I morti, per cause dirette o indirette, sono stati 8 mila. Questo rende il conto molto facile: un morto ogni mille colpiti (trovo i dati su agi.it, fact-checking e sul sito governativo epicentro.it, che spiega: “È grazie a queste metodologie che si arriva ad attribuire mediamente 8000 decessi per influenza e le sue complicanze ogni anno in Italia”).
E il corona virus? Lasciando stare i dati italiani che sono provvisori (e che comunque si assestano sul 2,5 per cento: ieri 29 febbraio avevamo alle sei di sera 1128 casi con 29 morti, ossia una percentuale del 2,59), meglio considerare i dati cinesi: a oggi 1 marzo, in Cina i pazienti ricoverati sono stati 72.436, e i morti 1.868 (dati riferiti dal del Corriere della Sera del 20 febbraio). La quantità dei decessi è stata dunque quasi perfettamente del 2,5 per cento (per i “ricoverati: ma ce ne saranno stati probabilmente altri, anche perché i Cinesi non contano i non sintomatici).
Dunque da una parte abbiamo uno su mille, dall’altra 2,5 su cento, ossia 25 su mille. Si può ancora parlare di “banale influenza”?
Leggete qui l’articolo sul Corriere della Sera.
UN AGGIORNAMENTO: Oggi 2 marzo la Repubblica presenta un aggiornamento dei numeri su scala mondiale, riferiti alle ore 21 di domenica 2 marzo:
CONTAGIATI: 87.953 MORTI 3.004.
Con questi numeri la percentuale dei decessi risulta leggermente superiore al 2,5 e arriva quasi al 3 per cento.
Il giro lungo di Checco Canal
Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno.
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Leggete qui una recensione sul “Gazzettino” di Venezia.