IL SINDACO BRUGNARO VUOL FARE PUMS

Adesso, com’è la moda da anni, si crea un nuovo acronimo come se questo implicasse un “voltare pagina”, un “cambiamento”, che tutti invano si augurano. La nuova trovata è il PUMS, Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (ricordate il PAT, Piano di Assetto del Territorio, votato quasi all’unanimità nel 2012? Decretava l’istituzione di un tavolo di esperti che doveva stabilire i limiti di stazza e di passeggeri delle navi da crociera ammissibili in laguna… mai istituito nulla, purtroppo). Leggete qui sotto le quasi comiche proposte di “cambiamento”. Sono tutte indirizzate (come i “piani per il traffico” precedenti sotto Cacciari e Orsoni) a un solo scopo: rendere possibile che continui l’afflusso di turisti e anzi aprire nuove strade perché possano arrivarne di più.
E’ facile oggi per me criticare queste proposte: io parto da una diversa idea di città. Per me lo scopo non è aumentare i turisti ma creare un’economia basata su altro (e naturalmente penso alla città degli studi, alla riconversione di Marghera e a mille altre cose). Riduciamo il numero dei turisti dagli 89.00 al giorno (di media) ai 20.000 (come negli anni settanta) e avremo una città più ricca, immensamente più bella e ammirata e invidiata da tutto il mondo. Non ci sarà più bisogno di nuove “vie da’acqua” per lancioni, taxi e trasporto di biancheria alberghiera, né di sensi unici per i canali. Ci sarà pensiero, divertimento e buon umore dappertutto, anche nei vaporetti della linea 1. (Immagine e articolo dalla Nuova Venezia).

Un veneziano all’estero: andata, soggiorno e ritorno. Compratelo qui o leggetelo qui con molte più illustrazioni.