MOTO ONDOSO, SI TORNA A LOTTARE
La battaglia contro il moto ondoso si annuncia ancora più difficile oggi di quanto non fosse venti anni fa quando Pax in Aqua cercò di mobilitare gli abitanti della laguna contro un fenomeno così chiaramente dannoso su tutti i piani, da quello materiale (voragini nelle rive e sotto le case, distruzione dei fondali lagunari, erosione di ghebi e barene, pericolo per i natanti minori) a quello estetico e civile (le nostre acque diventate irrequiete e nervose invece che ispiratrici di pace com’erano prima dei motori). Alcune benemerite società remiere annunciamo per domenica prossima 17 novembre una protesta contro gli eccessi di oggi (molto superiori anche a quelli di allora). Le “categorie” commerciali naturalmente sono contrarie (trasportatori di merci, tassisti e altri distruttori professionisti). I cittadini praticamente sembrano restare indifferenti, come hanno sempre fatto salvo quando erano le loro case a essere minacciate. I gondolieri, da sempre tiepidi anche perché molti di loro sono soci di cooperative di taxi, adesso si dichiarano chiaramente contrari. Il loro presidente addirittura sostiene che nel bacino di San Marco “il problema è risolto”, andando contro ogni evidenza visiva. E come se il resto della laguna non contasse. Il “delegato” del sindaco alla tradizione della voga non dice una parola, forse temendo di irritare il sindaco Brugnaro che l’ha nominato. Bravi intanto e coraggiosi i promotori della manifestazione. Il loro slogan dev’essere “non mollare”, anche di fronte a insuccessi: la causa è troppo importante e troppo giusta.
Utile e doveroso questo commento alla manifestazione contro il moto ondoso . Dispiace constatarvi l’attuale allineamento dei gondolieri sulle quelle dei tassisti distruttori, mentre ricordo con nostalgia e rispetto il gruppo di “Gondolieri per Venezia”che si era organizzato per lottare contro il moto ondoso.