UNA MIA ALLIEVA CHE HA FATTO CARRIERA
Incredibile la potenza dei media. Qualche anno fa Meryl Streep era in Italia per il lancio di un film e fu intervistata al TG1. “E’ vero, la chiese la giornalista, che lei parla anche italiano?” “L’ho studiato al College” rispose Meryl, con il bravissimo professore (sic) Lanapoppi. Ma è meglio che non ci provi adesso, lui si arrabbierrebbe!” Non l’avesse mai detto. Il mio telefono cominciò a squillare e continuò per tutta la sera.
La scuola era il Vassar College, del quale parlo in dettaglio nel mio “Giro lungo di Checco Canal”, Libro Secondo, Canti Secondo, Terzo e Quarto. Ecco qualche riga che descrive il corso sulla Divina Commedia:
Ci s’incontrava il martedì e il giovedì alle nove del mattino. Le ragazze arrivavano dal freddo a volte intenso dell’esterno, con i viali ghiacciati e la neve sui rami dell’ippocastano di fronte all’edificio. Erano intabarrate nelle giacche a vento canadesi con i cappucci sulla testa perché avevano i capelli ancora bagnati dalla doccia: le ragazze perbene, scoprivo, in America si fanno la doccia ogni mattina. Come si toglievano i soprabiti, un delicato odore di shampoo, di sapone profumato e acqua di colonia si diffondeva per la stanza. Gli interni in America sono sempre ben riscaldati e non esisteva che si potesse stare con addosso un maglione. Perciò camicette leggere tenute rigorosamente fuori dalla cintura dei jeans, bottoncini della scollatura non sempre chiusi fino in cima. Era una schermaglia di segnali sottili, mai resi espliciti ma sempre presenti.
Cliccate qui per aprire il file con il primo dei Canti sul Vassar College. Ed ecco qui sotto un passo dall’articolo comparso oggi sul Venerdì di Repubblica.