SULLA FELICITA’ E SU COME RAGGIUNGERLA
30 settembre 2019
Un articolo sulla Repubblica di oggi mi ha spinto a ritornare su un mio antico e persistente interesse. “Così insegniamo la felicità agli americani” parla di due fratelli di origine veneta, Maurizio e Giovanni Fava, che hanno fatto una splendida carriera negli Stati Uniti, dove ora sono all’avanguardia della ricerca scientifica sul tema dell’umana felicità (e di come ottenerla e conservarla). Chi conosce il mio libro su Checco Canal ricorderà che quell’argomento è il punto di approdo della lunga vita di studi e avventure di Checco, che alla fine trova nella tendenza della nostra specie alla cooperazione il più profondo significato della vita.
Ma dai due brillanti fratelli psicologi sono risalito a una serie di scoperte che da anni mi appassionano, fondate sul notissimo (ma trascurato) studio della Harvard University, che ha seguito più di 700 persone (tutti maschi) e i loro discendenti per ottantun anni (dal 1938) allo scopo di capire quali elementi erano correlati alla felicità e al suo contrario. Lo studio, come è noto, ha determinato che il grado di felicità è correlato NON alla ricchezza, NON alla notorietà, NON al successo ma un dato ben definito: la quantità e qualità dei legami della persona con altre persone, in famiglia, amicizia, lavoro.
Forse tutti conoscono quello studio. Ma mi permetto di invitare i miei amici a ritornarvi sopra, grazie a una avvincente, direi anche commovente “conferenza TED” di 12 minuti tenuta dall’impareggiabile direttore dello studio di Harvard, il dottor Robert Waldinger . Trovate la chiacchierata, con traduzione italiana sovrascritta, su You Tube a questo indirizzo.
Il video (del 2015) ha avuto finora 25 milioni di visitatori. E, credetemi, li merita tutti. Prendetevi 12 minuti, e buona visione!