Le serate con Montallbano
TANTO PER RISTABILIRE LE PROPORZIONI, ecco un breve articolo di Ferdinando Camon che reagisce alle ondate di retorica giornalistica suscitate dalla scomparsa di Andrea Camilleri. Camon presenta (molto meglio quanto abbia fatto io nel post precedente) un’opinione equilibrata sulle opere dello scrittore/regista/sceneggiatore. La inserisco anche per i molti amici che nel frastuono mediatico avevano parzialmente perso la distinzione tra la grande letteratura e il piacevole, rassicurante intrattenimento.
Se posso aggiungere, nella mia pochezza, i romanzi “gialli” di Camilleri, dal punto di vista propriamente “giallo” fanno acqua da tutte le parti. Le vicende hanno sempre trame elementari, i sentimenti sono tagliati con l’accetta e le conclusioni sono ampiamente prevedibili. Il linguaggio, una volta capito il “trucco”, diventa stucchevole nella sua ripetitività. Si salvano le location e le caratterizzazioni, ma ciò é soprattutto merito della Sicilia, degli sceneggiatori dei filmati, del casting e della bravura degli attori. Credo che Camon abbia proprio ragione. Scomparso l’Autore, di Montalbano resteranno solo le innumerevoli repliche che la TV di stato ci propinerà ogni estate.