L’incidente della nave da crociera
SOLITO PROBLEMA: DOVE METTIAMO LE NAVI? Ma nessuno dice:non le vogliamo. Tutti si accapigliano: a Marghera, no, fuori del Mose, no, a Chioggia! Perfino gli ultra-ambientalisti di Ambiente Venezia propugnano la costruzione di moli artificiali tra il Lido e Punta Sabbioni. Tutti inchinati di fronte al ricatto dei “posti di lavoro”, come gli industriali di Taranto e di Gela. Nessuno che difenda l’integrità di Venezia, la pace di Venezia, la bellezza di Venezia, l’atmosfera di Venezia. Sembra che la peste del troppo turismo sia inevitabile e inattaccabile come la morte nera del 1348. O quella del 1631, origine della basilica della Salute che i nuovi appestati fotografano dal ponti delle loro corazzate. Solo Italia Nostra ha detto e ancora ripete: “Via da Venezia! Lasciateci in pace!”. Eccovi qui sotto il testo completo dell’accoratissimo appello della presidente di Sezione Lidia Fersuoch (riportato riassuntivamente dalla Nuova Venezia). Sante parole, che resteranno a ignominia di chi non ha voluto ascoltarle.